BONUS SUD e SUPERAMMORTAMENTO
12/10/2018
CREDITO D’IMPOSTA SUD 2018 PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI INVESTIMENTI

Credito d’imposta SUD 2018 per la realizzazione di nuovi investimenti
Bonus investimenti 2018 Mezzogiorno, cos’è e come funziona, requisiti, aliquote e come poterlo richiedere

Credito d’imposta beni strumentali nuovi 2018, è un’agevolazione prevista dalla precedente Legge di Stabilità per gli anni 2016, 2017, 2018 e 2019 a favore delle imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dalle dimensioni, che effettuano nuovi investimenti, destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo, a decorrere dall’1.1.2016 e fino al 31.12.2019 (anni 2016-2019, per i soggetti “solari”).
Come funziona?
Il credito di imposta beni strumentali nuovi 2018, è utilizzabile solo ed esclusivamente in compensazione con il modello F24 tramite Entratel, se si rivolge ad un intermediario, Fisconline se dispone del Pin Agenzia delle Entrate.
Il bonus investimenti 2018 Mezzogiorno è valido per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2019.
Per fruire del credito d’imposta, le imprese interessate al bonus, devono presentare all’Agenzia delle Entrate un modello di domanda nel quale devono essere indicati i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta del quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione. L’Agenzia delle entrate, con un provvedimento ad hoc, ha provveduto ad approvare il nuovo modello Bonus investimenti Sud 2018 che serve alle imprese a manifestare la volontà di adesione e fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. Il modello, come sempre, è disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate ed è utilizzabile a partire dall’11 gennaio 2018.
Il beneficiario può utilizzare il credito d’imposta maturato solo in compensazione presentando il modello F24 esclusivamente tramite Entratel o Fisconline, pena il rifiuto dell’operazione di versamento, a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta.

Ambito territoriale
Il credito d’imposta spetta per l’acquisizione di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate:
 nelle zone assistite delle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, ammissibili alle deroghe previste dall’art. 107 § 3 lett. a) del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE);
 nelle zone assistite delle Regioni Molise, Sardegna e Abruzzo, ammissibili alle deroghe pre-viste dall’art. 107 § 3 lett. c) del TFUE.
Soggetti esclusi
L’agevolazione non spetta ai soggetti che operano nei seguenti settori:
 industria siderurgica e carbonifera;
 costruzione navale;
 fibre sintetiche;
 trasporti e relative infrastrutture;
 produzione e distribuzione di energia e infrastrutture energetiche;
 creditizio, finanziario e assicurativo.
Investimenti agevolabili
Sono agevolabili gli investimenti:
 facenti parte di un progetto di investimento iniziale (sono esclusi gli investimenti di mera sostituzione);
 relativi all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio agevolato (sono esclusi i beni immateriali, gli immobili e i veicoli).
Requisiti
I beni agevolabili devono essere:
 strumentali all’attività d’impresa;
 nuovi;
 destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio agevolato.
Sono agevolabili gli investimenti effettuati mediante:
 acquisto da terzi;
 leasing;
 contratto di appalto;
 realizzazione in economia.
Determinazione dell’agevolazione
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
 45% dell’investimento netto, per le piccole imprese;
 35% dell’investimento netto, per le medie imprese;
 25% dell’investimento netto, per le grandi imprese.
La quota di costo complessivo dei beni agevolabili deve essere al massimo pari, per ciascun progetto di investimento, a:
 1,5 milioni di euro, per le piccole imprese;
 5 milioni di euro, per le medie imprese;
 15 milioni di euro, per le grandi imprese.
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